Amazon è molto più di un negozio online - Hydrogen Code
novembre 29, 2016

Amazon o meno, la sindrome del Black Friday ha contagiato più o meno tutti. Ovunque sul Web si sono susseguite campagne e countdown per prepararci al “Venerdì nero”.

Amazon fu tra i primi a proporlo e questa esperienza dilaga da anni negli States. Fatto sta che da quest’anno, un po’ come per Halloween, il mito americano sembra aver fatto centro. L’Italia ha reagito con 1,1 milioni di oggetti venduti. 1 ogni 12 secondi.

Concluso il Black Friday ecco però che si presenta… il Cyber Monday!

Non ci stupiamo che esistano dei saldi né che la gente ne approfitti. Ci fa però riflettere il fatto che abbiamo bisogno di inventarci nuove scuse per promuovere le vendite, o di importare le tradizioni straniere che poco hanno a che vedere con la nostra cultura, come per l’appunto il Black Friday. Siamo talmente abituati a questo tipo di offerte da sentirci poco furbi se compriamo un prodotto al suo prezzo di listino.

È un meccanismo che Amazon ha ben compreso e ci ha costruito attorno la sua strategia. Non è un semplice e comune negozio, ma una fabbrica di offerte. Ci sono quelle legate a periodi e festività, come sempre, e poi quelle casuali, che servono a ravvivare i momenti di stanca: quante volte ci è capitato di acquistare qualcosa solo perché l’avevamo vista in passato e, con un banner apparso durante la navigazione, Amazon ci ha precisato che quel paio di guanti che tanto ci piaceva ora costa il 20% in meno?

Certo, non è stata Amazon ad inventare questo approccio: già da anni noti marchi martellano di spot tv con offerte a scadenza, che “inaspettatamente”, vengono aggiornate il lunedì successivo alla scadenza. La differenza è che se quel modo di comunicare poteva essere rappresentativo di una fascia di prodotti, di un brand specifico, nel caso di Amazon si applica a tutto.


Amazon è talmente vasto che non si limita più a fare da magazzino e punto vendita. A tutti gli effetti è lui a guidare le strategie di vendita, a suggerire gli sconti migliori e a proporli ai clienti più interessati. La sua forza non risiede nell’intelligenza di qualche eminenza del marketing che decide a tavolino queste strategie, ma nella quantità infinita di dati sulle abitudini dei suoi clienti, che può sfruttare a suo vantaggio sapendo quando e come proporre i suoi beni. Per questo motivo, chi vende online non dovrebbe sottovalutare l’idea di affidarsi allo store di Besoz. Non solo sgrava di tutti i  problemi relativi a magazzino e spedizioni, ma è in grado di dare un forte supporto alle strategie e aiutare a massimizzare i profitti. Del resto, se pure Fiat ha iniziato a vendere auto sullo store online, un motivo ci sarà pure, no?