Quattro consigli SEO per migliorare il sito in un pomeriggio - Hydrogen Code
maggio 17, 2018

Le tecniche SEO non sono tutte complicate: alcune richiedono anche solo un po’ di competenze specifiche o di essere guidati nella giusta direzione. Qui in Hydrogen, durante le nostre consulenze SEO, siamo soliti a iniziare dalle basi proprio perché, spesso, se il sito o le strategie non sono particolarmente rifiniti o raffinati, si possono ottenere ottimi risultati, con uno sforzo marginalmente ridotto.
Qualche giorno fa abbiamo scoperto che è un tipo di approccio condiviso e soprattutto più condivisibile di quanto immaginassimo, tanto che anche Search Engine Watch gli ha dedicato un articolo. Ecco, secondo loro, quattro suggerimenti SEO che possono portare grandi vantaggi, con piccolo sforzo.

Includi le parole chiave più semplici che usano i tuoi concorrenti

Se la pagina web di un concorrente si trova “dove vorremmo essere noi” non è detto che sia inarrivabile: facciamo una rapida analisi e andiamo a includere nella nostra strategia le parole chiave presenti in quella pagina con la minore difficoltà.
Naturalmente questo non significa né sottrarre il contenuto dalle pagine (che ci porterebbe danni devastanti nei confronti di Google, oltre ad essere eticamente sbagliato), né utilizzare i marchi dei concorrenti. Se il nostro prodotto è migliore, non c’è ragione per cui non debba concorrere, anche dal punto di vista delle keyword.
il “trucco” qui è partire da quelle più semplici, perché hanno poca competizione, o perché possiamo generare facilmente il contenuto necessario.

Migliora la velocità del sito su dispositivi mobili

Oggi “funzionare” bene su mobile è indispensabile e lo sarà sempre di più con la diffusione dell’indicizzazione “mobile first”.
Oltretutto, e qui basta la nostra esperienza di utenti per capirlo, le persone abbandonano molto rapidamente i siti lenti quando navigano da mobile.
Velocizzare le risposte da mobile, insomma, significa cogliere un’opportunità. Una delle prime cose su cui lavorare sono le immagini: ottimizziamole più possibile e se ne abbiamo la possibilità eroghiamole attraverso una CDN, cioè una piattaforma di distribuzione dedicata. In realtà è molto meno complicato di come suona: molti sistemi di gestione dei contenuti hanno servizi dedicati che lo fanno per noi, basta installarli e configurarli.

SEO locale indispensabile per le imprese

Ne avevamo già parlato: le ricerche locali sono la prossima frontiera. Ancora una volta non c’è nessun vero “trucco SEO” da mettere in pratica. Si tratta semplicemente di fare quello che suggeriscono gli esperti, prima che anche i nostri concorrenti inizino a farlo.
Dal punto di vista del nostro sito, assicuriamoci di dare tutte le informazioni che servono su servizi, sedi, orari di apertura, parcheggio e così via.
Inoltre, reclamiamo la nostra proprietà su Google My Business e assicuriamoci che le informazioni siano corrette anche negli altri eventuali canali (Facebook, Twitter e così via, ma anche Tripadvisor). Con poco sforzo otterremo risultati impressionanti nelle ricerche locali.

Via doppioni, link rotti e pagine “abbandonate”

Una delle cose che pochi esperti SEO spiegano a fondo è che Googlebot, l’algoritmo di Google, dedica una quantità di tempo limitata a scandagliare il nostro sito, in particolare se non genera grandi volumi di traffico.
Per questo motivo è indispensabile che il materiale presente online sia di qualità. Meglio rendere visibili al motore di ricerca dieci pagine perfette e con informazioni rilevanti rispetto a mostrarne mille insignificanti.
La gestione fine di questa tecnica SEO è materia per esperti, ma ci sono alcune cose che possiamo risolvere rapidamente.
Prima di tutto assicuriamoci che non ci siano pagine con tag title, meta description o, peggio ancora, contenuti duplicati, che vengono valutati molto male dall’algoritmo.
Poi, verifichiamo che tutte le pagine del sito siano raggiungibili.
Infine, facciamo un rapido controllo per assicurarci che tutte le informazioni che da il nostro sito siano aggiornate.
La sezione “news” la cui ultima notizia è del 2013, non dovrebbe essere la prima cosa che una persona vede sul sito, così come le offerte per le vacanze del 2015. Ovviamente si esagera per amore di esempio, ma pensiamo a cosa può succedere se un cliente scarica una scheda prodotto che non viene aggiornata da due anni.

Migliorare quasi senza sforzo

Naturalmente queste tecniche da sole non bastano per raggiungere la vetta, soprattutto se il nostro è un settore molto competitivo. Ma ci permetteranno comunque di vedere i primi risultati, spesso anche sorprendenti, e probabilmente avere un’idea di cosa potrebbe fare per il nostro sito una strategia SEO mirata e completa.