Annunci di lavoro: gli errori da evitare - Hydrogen Code
aprile 26, 2017

La tua azienda inizia finalmente a prendere una direzione più precisa e le tante fatiche stanno iniziando a dare i loro frutti. Con l’aumentare dei clienti poi arriva il momento di aumentare l’organico: un po’ per ridurre il carico di lavoro del team, un po’ per introdurre nuove figure professionali, la cui assenza finora è stata gestita con costose collaborazioni esterne. Non ti resta che scrivere un annuncio di lavoro e veicolarlo nel miglior modo possibile. 

EVITA LE FRASI FATTE

Molti datori di lavoro concentrano i loro sforzi sulla promozione, investendo tempo e denaro per iscrizioni a portali e sponsorizzazioni, mettendo in secondo piano la parte principale: l’annuncio stesso. Basta farsi un giro sul professionale LinkedIn per realizzare che una fetta consistente degli annunci disponibili sono incomprensibili, o semplicemente ridicoli. In certi casi, ci si sente di fronte al buon vecchio cartello “cercasi apprendista con esperienza”. Che se appeso fuori dalla gelateria fa sorridere, un po’ meno quando questo concetto è espresso da un’azienda che vuole ambire a essere “leader del settore”. Ecco, se vogliamo partire bene, questa ormai stantia perifrasi è da evitare. Perché se davvero la tua impresa è “Leader di settore” non c’è bisogno di specificarlo.

NON ESAGERARE CON LE COMPETENZE

Gli errori grammaticali nell’annuncio sono un ottimo modo per risultare poco seri (assumereste qualcuno che vi consegna un CV pieno di strafalcioni?) e venire ignorati, quasi come l’esagerare con i requisiti. Non c’è nulla di sbagliato nel voler essere selettivi, ma se vi serve un PR junior – per esempio – è pretenzioso ricercare qualcuno che sappia parlare tre lingue, realizzare siti in WordPress, conosca alla perfezione la suite Office e sia capace di usare Indesign, Photoshop, sappia realizzare e montare filmati. Inutile pensare che il tuo cugino tanto bravo con Facebook ne è capace: non è vero, non a livello professionale. Se specifici nell’annuncio che deve saper usare un software, si suppone tu lo richieda ad alti livelli. Se ti serve uno che sappia ritagliare delle immagini o convertirle non hai bisogno di un guru del fotoritocco, ma di una persona normale capace di usare correttamente un computer. 

SPECIFICA IL RUOLO

Volenti o nolenti, l’inglese è entrato di prepotenza nella nostra vita, anche quando si parla di ruoli. Fatta esclusione per le professioni più classiche, oggi quasi tutte le posizioni lavorative hanno un nome inglese, che spesso include la dicitura “manager”, un tempo riservata solo ai ruoli più prestigiosi. Adeguarsi è necessario, ma fai sempre in modo che sia chiaro che tipo di posizione cerchi, specificando oltre al ruolo (Marketing Manager, direttore vendite, Social Media Manager…) anche le responsabilità che avrà in azienda e cosa ci si aspetta da chi ricoprirà quel ruolo.

I SOLDI NON SONO UN DETTAGLIO

Specificare un salario preciso sull’annuncio di lavoro non è necessario, ma è bene mettere subito in chiaro sia il tipo di contratto che si vuole offrire (collaborazione, assunzione e via dicendo) e il range economico. Inutile richiedere competenze incredibili e flessibilità da record per una sostituzione maternità con paga minima. Al contrario, se ricercate una figura brillante e siete disposti a strapparla alla concorrenza, vale la pena di sottolineare i benefit che siete in grado di offrire ai vostri dipendenti. Se vi serve una persona solo per un breve periodo, specificatelo con schiettezza e non date false illusioni: vi si ritorcerebbe contro.

OCCHIO ALLE DISCRIMINAZIONI

Può sembrare banale, ma nell’epoca della privacy e del politicamente corretto è sempre meglio fare particolare attenzione alla forma. Specificare nell’annuncio che si è alla ricerca di una “segretaria” rischia di essere visto come sessista, così come dare per scontato che se vi serve un autista questo debba essere un maschio.

Evitate di specificare che cercate persone di “bella presenza” o di richiedere foto/età/religione del candidato: sebbene da noi non sia proibito come nei paesi anglosassoni, è una caduta di stile che rischia di procurarvi danni di immagine.