Qual è la migliore Startup? Quella che è un po' come Encanto della Disney
gennaio 20, 2022

Lanciare una Startup in Italia è un po’ come Encanto della Disney. Un progetto, un sogno e anche un profondo desiderio interiore. Ma come fare?

Startup

Non è la prima volta che vi raccontiamo di Startup anzi…a volte lo facciamo anche in maniera scherzosa. Oggi però vogliamo fare un abbinamento curioso. Abbiamo visto l’ultimo film della Disney “Encanto” che oltre ad aver già incassato oltre 150 milioni di dollari ha la capacità di parlare ai bambini e agli adulti di tutto il Mondo in maniera nuova.

Una Startup ha sempre uno spirito innovativo

Principesse, fate e grilli parlanti. Eravamo abituati a questo. Un tempo guardavamo agli eroi come figure sagge, irreprensibili e sempre vincenti. Qualcosa però è cambiato negli ultimi anni. Si è puntato sempre più ad una crescita interiore dei personaggi e sempre meno a quella esteriore…non c’è ricerca di un potere magico da trovare e acquisire anzi, è l’esatto contrario. Encanto ci insegna che è proprio senza magia che si possono realizzare i progetti più grandi. La Disney invece ci insegna che dopo 60 film animati c’è sempre bisogno di cambiamento.

Trama (no spoiler)

Siamo in Colombia in un tempo e un luogo non ben definiti. Non si parla di Startup ma della famiglia Madrigal che è grande…in tutti i sensi. Sono molti e tutti hanno un qualche potere magico. Come abbiano ricevuto questi poteri all’inizio del film non si sa bene. Vivono in una grande casa magica che si auto-pulisce e ragiona come un essere umano.

Insomma tutti stra fighi. C’è la ragazza super forzuta, la madre che cura ogni malattia grazie al cibo, chi riesce a mutare forma e assumere le sembianze di ogni persona e persino chi riesce a profetizzare il futuro.

Tutti tutti tranne lei, la nostra protagonista, Mirabel. Una ragazza normalissima che non ha ricevuto nessun super potere. È vista da tutti come la pecora nera della famiglia. Pasticciona e di poco aiuto perché non riesce a sollevare massi, a trasformarsi o a fare qualsiasi cosa stupefacente, insomma non ha talento pare…

Qualcosa di grave però sta per abbattersi sulla famiglia Madrigal che con il tempo ha iniziato a diventare un po’ troppo orgogliosa dei propri poteri.

A fare da cornice a tutta la storia ci sono le canzoni, alcune bellissime, altre un po’ meno ma tutte cariche di insegnamenti e che andrebbero ascoltate con calma e il testo davanti per comprenderne il reale potenziale. Ve ne presentiamo 3 e vi spieghiamo che senso hanno per noi come persone ma anche per chi vuole realizzare progetti grandi nella propria vita.

 

La pressione sale

È la terza canzone del cartone che in Italia è cantata da Alessia Amendola. Quasi all’inizio della storia. La sorella di Mirabel che ha il super potere di sollevare massi e spostare intere case inizia ad essere stanca…

Percepisce dentro di se l’enorme valore del suo talento. È consapevole che ha una missione da compiere. Tuttavia non comprende questa stanchezza che la opprime. Si sente costretta dal suo talento a rispondere ad un principio di qualità. Ormai esegue cose in maniera meccanica, tutto per non deludere nessuno. Lei non può sbagliare, deve andare avanti. Eppure dentro di lei qualcosa sta per crollare e non riesce ad andare avanti.

Ma dietro il mio aspetto il mio intelletto fa il funambolo, il filo è stretto
Dietro il suo aspetto mi chiedo se Ercole fosse un eroe così perfetto
Dietro il mio aspetto c’è un prezzo che mi è imposto, il talento mi ha costretto
Si ode un crac, rumore che fa
La schiena che si spezza, non ce la farà
E sale la pressione e non conosce stop, woah
Sta pesando sempre più, sto per fare pop, woah
Cosa vuol dire quando ci sentiamo oppressi da qualcosa? Quante volte il nostro talento viene frustrato dalle paure e dalla pressione? Lanciare una Startup vuol dire anche questo, iniziare a percepire quel “crac” interiore che sembra faccia crollare tutto. Hai paura di cadere ma allo stesso tempo hai il terrore grandissimo di far cadere in profondità tutte le persone che si fidano di te…la paura di deludere gli altri. Questo terrore è sempre dietro l’angolo di uno Startupper e non bisogna nasconderlo ma parlarne, cantarlo, a qualcuno che possa darti una mano.
Ehi, ma si calmerà, se scenderà
Il peso delle aspettative su di me
Io vorrei davvero sentirmi in pace
Ma sento invece il peso enorme
Di pressione, tensione
Preoccupazione

Non si nomina Bruno

Era un bel giorno
Stavo per sposarmi e non c’erano nuvole, sai (no, non ce n’erano, sai)
Bruno arrivò sogghignando un po’ (tuono)

È la canzone Disney più ascoltata superando persino Let it go di Frozen.

Non si nomina Bruno, lo zio “cattivo” di Marisol che profetizza il futuro. Ritorna il tema del profeta di sventure. Appena apre bocca tutto va per il verso storto eppure…

Le profezie di Bruno rappresentano sempre un futuro fumoso e incerto, non sono vere e proprie immagini ma dei fantasmi di qualcosa che avverrà e di per sé non sono né positivi né tanto meno negativi. Bruno racconta solo che ad ogni azione corrisponde una reazione. Se c’è qualcosa di negativo quello è proprio il pessimismo delle persone che ascoltano le sue profezie.

Quante volte dentro di noi la negatività ci spinge a pensare che qualsiasi cosa accada il nostro futuro andrà comunque male? Eppure non sono questi i messaggi di Tio Bruno. Il futuro è certo irto di difficoltà ma nulla è prestabilito e tutto può cambiare. Dipende dalle energie positive che si impiegano nel realizzarlo.

Molte volte nella nostra vita incontriamo una persona, una voce, che ci mette in guardia dai rischi ma che per nulla vuole portarci sfiga. Anzi vuole farci emergere dai rischi perché se li temi li puoi anche affrontare. Bruno è un po’ come quell’Account d’Agenzia che ti dice di fare attenzione a non fare passi falsi, a non prendere decisioni avventate. Bisogna saper ascoltare con equilibrio queste voci per distinguere la sventura da un piano strategico in grado di assorbire i contraccolpi che la vita ci offre.

Sopratutto non bisogna allontanare da sé l’ignoto. La curiosità spinge gli esseri umani ad evolvere, l’angoscia invece li lega per sempre all’immobilità. “Ditemi ciò che non so su Bruno” continua a cantare Mirabel e la famiglia in coro risponde:

Quel talento è un fardello enorme
Le sue profezie da incomprensibili forme
La famiglia non capisce e non sa cosa sia

Ed è proprio il fatto di essere stato allontanato dalla famiglia che darà origine ai problemi della stessa…

Dos oruguitas

Due lombrichini innamorati…è la colonna sonora del cartone ed anche la storia dei fondatori della famiglia Madrigal. I nonni di Mirabel. Due lombrichini innamorati che volevano costruire qualcosa di bello per la loro vita.

Due lombrichini disorientati affrontano i crolli con paura e delusione. Ma è proprio quando tutto sembra perduto che la magia si realizza. La famiglia Madrigal è un Team e tutti hanno un talento da portare avanti.

Due lombrichini…volano come farfalle. È la realizzazione di un sogno. Costruiscono una casa, hanno un progetto e ritrovano nuove energie.

È la storia di una speranza che viene delusa e che alla fine si trasforma in qualcosa di più bello. La storia di un progetto che viene abbattuto dalle condizioni che la vita ci impone e da quelle ceneri sorge qualcosa di più importante e felice. La storia di tante Startup.

Ya son milagros, rompiendo crisálidas
Hay que volar, hay que encontrar
Su propio futuro

Ci sono miracoli che rompono le crisalidi

Devi volare, devi trovare

il tuo stesso futuro

 

Vi sveliamo il vero talento di Mirabel (Spoiler alert)

Startup

Questo è uno spoiler non spoiler.

Perché una delle domande più insistenti che ci si fa durante la visione del cartone riguarda proprio il talento di Mirabel.

Diventerà anche lei “magica” come i suoi familiari? Riuscirà a salvare tutti con un potere nascosto?

Risposta breve: No, nessun potere magico.

Risposta lunga: Mirabel è una persona tanto fantastica quanto normale.

In ognuna delle canzoni che abbiamo elencato Mirabel è sempre lì, ad ascoltare. È lei che accoglie i desideri e le paure dei suoi familiari ed è lei che mossa dalla curiosità aiuta la famiglia a riconciliarsi e a ritrovare una “mission” nella vita.

Mirabel è un po’ come un’Agenzia di strategia e di comunicazione. Un po’ psicologa, un po’ creativa ed esuberante, un po’ sognatrice, e molto intenzionata a portare avanti il progetto delle Startup.

Insomma il suo potere magico è l’empatia. Qualcosa di nascosto e segreto che è difficile da notare. Tanto difficile che anche lei stava per fare la fine dello zio Bruno. Ci sono talenti indispensabili in un Team che non si vedono ad occhio nudo, proprio come l’empatia. Eppure sono quelle stesse abilità in grado di trovare le strategie migliori e di contribuire con tenacia alla realizzazione di un progetto.

Farsi guidare dall’empatia vuol dire avere un occhio attento e vigile a 360 gradi su tutto e tutti. Non disprezziamo questo talento. Ne abbiamo tutti bisogno, oggi più che mai…non solo le Startup.