L'angelo non veste Prada. Il caso Carlo Acutis
ottobre 5, 2020

C’è voluto qualche minuto per elaborare quello che abbiamo visto. Si è presentata davanti ai nostri occhi un’immagine mai vista nella storia. Un’icona che forse è indice di quanto la nostra società sia mutata in maniera definitiva.

Il prossimo 10 ottobre Papa Francesco sarà ad Assisi per celebrare la canonizzazione di Carlo Acutis, futuro Patrono di Internet.
Anche noi di Hydrogen ci siamo interessati a lui. Il suo messaggio per un sistema informatico pacifico dovrebbe interessare qualsiasi figura che si occupi di comunicazione. Ed è successo qualcosa di singolare…

Chi è Carlo Acutis?

Nasce nel 1991 da due esponenti della borghesia milanese.
Sin da piccolo mostra una spiccata sensibilità verso la religione e i valori cristiani.
Sempre pronto ad aiutare il prossimo e i più bisognosi, si distingue anche per il grande interesse che nutre per la rete. Inizia persino a creare dei siti web a sfondo sociale. Non a caso sarà nominato anche Patrono del web.
Muore improvvisamente nel 2006 a causa di una leucemia fulminante.
Immediatamente le persone a lui vicine si sono mobilitate per diffondere il messaggio di fede lanciato dal ragazzo e il suo esempio è giunto anche alle orecchie del Papa che ha aperto per lui un processo di canonizzazione.
Ora è ufficiale, sarà beato entro la fine del mese.

Solitamente il corpo di un santo viene esposto alla pubblica venerazione in una teca di vetro.

Così è avvenuto per Carlo Acutis e proprio il primo ottobre scorso il Vescovo di Assisi ha scoperto la nuova tomba del ragazzo dove il corpo è ben visibile affinché chiunque possa recarsi a pregare.
Il video dell’evento ha fatto il giro del web ed è stato visto da centinaia di milioni di persone.

Non avete notato nulla di strano?

Abbiamo osservato un ragazzo la cui vita e l’esempio ispirerà milioni di giovani in tutto il mondo. A lui si affideranno, in quanto loro coetaneo e nuovo patrono del web.

Certamente indossa abiti casual e moderni come un qualsiasi ragazzo della sua età.

Tuttavia abbiamo notato qualcosa di ancora più singolare. Per la prima volta nella storia gli abiti di un Beato cattolico sono brandizzati.

In particolare i beati di oggi indossano scarpe Nike e felpe North Sails.

Non sappiamo se la scelta di far indossare due famosissimi brand ad un beato sia stata dettata da ingenuità.
Ci siamo anche domandati se Nike e North Sails siano consapevoli di essere diventati i brand di una delle figure che in questi giorni sta ricevendo le attenzioni di milioni di cattolici in tutto il mondo.

Solitamente una pubblicità con una tale portata di fuoco costa ai brand diversi milioni di euro. Anche soltanto per pagare i testimonial.
È difficile pensare che un processo di marketing arrivi anche solo a immaginare un’attività simile.

È difficile credere che qualsiasi azienda abbia mai potuto premeditare una campagna involontaria come questa.

La portata di questo evento evidenzia quanto i brand siano parte integrante della nostra vita e a volte addirittura non ce rendiamo conto.
È successo a noi ma sopratutto alle aziende interessate: non abbiamo notato che il nuovo patrono di Internet è testimonial inconsapevole dei loro brand.

Ecco che il nuovo Swoosh dalle ali di Samotracia si trasforma in ali d’angelo.

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